Presentazione del Progetto Pianeta Ragazzi
Il progetto Pianeta Ragazzi è promosso da un gruppo di giovani che sentono e vivono fortemente il carisma del Beato Alfonso Maria Fusco, fondatore della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista. L’idea nasce dall’analisi di un’indagine conoscitiva svolta attraverso il Consultorio Familiare Battistino sui bisogni dei minori e degli adolescenti del territorio dell’Agro Nocerino Sarnese.
Il progetto ha come obiettivo finale la creazione di un centro di aggregazione per preadolescenti e adolescenti (11-15 anni), che è anche l’aspetto innovativo che caratterizza il presente progetto, perché è inteso come un centro ampio e aperto al territorio e alla città. Il progetto prevede diverse attività:
a) Sportello di ascolto nelle Scuole Medie angresi
Gli operatori del progetto saranno presenti all’interno delle Scuole Medie attraverso uno Sportello d’Ascolto con lo scopo principale di sostenere i ragazzi nella loro crescita. Allo sportello, con cadenza settimanale, i ragazzi accedono volontariamente e/o su invio di insegnanti e genitori.
b) Promozione e sensibilizzazione: Eventi e Card di fidelizzazione
I ragazzi devono riappropriarsi della città! Attraverso una serie di eventi pubblici verrà data massima pubblicità al progetto. Inoltre, la realizzazione di una Card di fidelizzazione, riservata ai partecipanti alle nostre attività, darà anche altre opportunità per i ragazzi: attraverso partnership con imprenditori locali, i ragazzi usufruiranno di sconti e offerte a loro riservati e in questo modo, si cerca anche di dare una mano all’economia della nostra città.
c) Laboratori ludici e professionali
I Laboratori rappresentano il cuore del progetto e sono suddivisi in diverse tipologie: laboratori ludico-creativi (sport, teatro, musica, ecc.) per attirare i ragazzi ed educarli a stare insieme e a divertirsi in modo sano; laboratori professionali (cucina, arti e mestieri, linguistico, cultura, ecc.) in cui i ragazzi possono crescere insieme, imparando un “arte” e scoprendo la propria vocazione lavorativa.
d) Creazione di una Rete sul territorio con enti pubblici, privati e terzo settore
L’educazione delle giovani generazioni non riguarda solo le famiglie di appartenenza, ma tutti i cittadini e le istituzioni devono essere coinvolte per creare una Rete educativa che coinvolga l’intera cittadinanza (istituzioni pubbliche, imprese, enti ecclesiali, associazionismo, ecc.)